Curriculum

Massimo Minasi, nato a Roma nel 1967, si laurea Dottore in Scienze dell’Architettura e della Città (Università di Roma “La Sapienza”) con una Tesi di Laurea progettuale che prevede la realizzazione di un percorso ad alta fruibilità, ecocompatibile e multisensoriale nella Riserva Naturale di Monterano (VT).

Ha conseguito il diploma di maturità classica (1987), il diploma di geometra (1999) e l’abilitazione alla professione di geometra (2001)

Vive e lavora, come libero professionista a Roma, nel rinascente quartiere della Garbatella dove dal 2013 ha spostato il suo studio

A qualcuno che gli ha chiesto un "riassunto della sua attività", ha risposto:

“… ho iniziato a ideare progetti già molto giovane nello studio di mio padre, costruendo plastici e disegnando appartamenti, mobili, progetti tecnici e tutto quanto potesse essere in qualche modo rappresentabile.

Durante gli anni dell’università ho potuto sperimentare come in questo meraviglioso mestiere teoria e pratica potessero fondersi per dar luogo a risultati per me allora insospettabili. Sono stati anni di grande crescita nei quali ho potuto comprendere in pieno il concetto di spazio avvicinandomi sempre più alle regole che potessero governarlo.

In seguito ho potuto collaborare per diversi anni con altri studi di architettura differenti tra loro per formazione e campi di attività.

A metà degli anni '90, spinto dai miei interessi per la sostenibilità ambientale, ho frequentato in Germania il "Corso di Bioedilizia, Energie Rinnovabili e Risparmio Energetico" presso l'Energie und Unwelt Zentrum di Springe (Hannover) e, al mio ritorno, mi sono dedicato principalmente al lavoro artigianale facendo anche esperienza diretta in cantiere come idraulico, elettricista e muratore vedendo con i miei occhi quasi tutti gli errori che non si devono commettere. Mi sono appassionato in particolar modo al mondo della falegnameria e mi sono dedicato alla progettazione/costruzione di mobili, lampade ed altri complemeti di arredo.

Dal 1998 lavoro nel mio studio-laboratorio dove ho modo di esercitare il mio mestiere, che amo definire di Archigiano poiché ciò che mi appassiona è la commistione tra immaginazione e materialità che mi permette di creare, costruire, disegnare avendo cura di rispettare le esigenze estetiche e pratiche seguendo in ogni fase lo sviluppo del progetto grazie ad un confronto meticoloso e quotidiano tra l’ideazione dell’opera e la sua realizzazione"